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L. Moreau, La mia famiglia selvaggia



Un albo dai colori intensi dove si gioca con le metafore, i paragoni ed alcuni luoghi comuni.

Eccellente avvio alla lettura degli illustrati: il testo completa l’immagine e viceversa, impossibile comprenderne il senso se non lascio dialogare i due respiri della narrazione.

Le illustrazioni, spesso con contorni evidenti, sono popolate di dettagli, sia nelle scene all’aperto (le più numerose) sia nelle scene domestiche (in casa solo la nonna e la scena del pranzo). Di gran lunga privilegiati i profili, con il risultato di una curiosa rappresentazione della profondità.

Il testo descrive caratteristiche fisiche, emotive e azioni tipiche dei diversi personaggi; chi è posto al centro dell’attenzione nella doppia pagina ha il proprio ruolo in famiglia dichiarato e ben in evidenza tra punti pieni, ma in posizione defilata, in un testo che occupa gli angoli della pagina a sinistra, quasi a non intralciare le faccende illustrate. La voce narrante è arguta e spesso gioca con le parole (sulla spiaggia, il papà si distende).

Il gioco è ripercorrere le similitudini taciute (forte come…, goloso come… ) per individuare immediatamente l’animale in cui l’umano è trasformato. Il gioco è anche negoziare il significato di “selvaggia” (nel titolo) ed “eccezionale”, prima riferendolo ad altri e solo alla fine a sé.

L’albo può essere presentato in una lettura guidata ai più piccoli: il carattere scelto non è dei più leggibili, la coesistenza di tanti colori forti è fonte di distrazione, alcuni animali estranei al nostro bioma sono il centro di lunghe dispute e racconti fantasmagorici degni della corte del Kublai Khan. È sicuramente utile in attività di presentazione.


Cosa ho notato?

· Le bombette alla Magritte sparse tra le pagine

· L’aula con (apparentemente) una pedana per la docente, ma non la cattedra

· Le facce tristi che popolano la città

· Il grigiore del cortile della scuola (e la posa statica e l’abbigliamento e l’acconciatura classica della donna che, presumibilmente, sorveglia il cortile)

Cosa nota un giovane lettore?

· La zia (che animale è?)

· I cugini

· I bimbi nel prato giocano a nascondino

· Gli scogli sono neri


Quali attività potrei proporre in classe?

Ø La mia famiglia eccezionale

Ø Io sono eccezionale (biopoema)


Alcune connessioni: Ti amerò sempre, I rifugi (albi), Una famiglia formato extralarge (narrativa), V. Cardarelli, Gabbiani (poesia)


Tag: famiglia, animali, colori, io, altri, eccezionale.


Salta fuori:

2014 (anno edizione italiana)

· Dal 7 febbraio 2014 in Italia entrano in vigore nuove regole sul diritto di famiglia:

- i figli sono semplicemente figli senza ulteriori aggettivi (naturali o legittimi);

- i nonni acquistano il diritto di vedere i nipoti (diritto che possono far valere davanti al giudice);

- viene sostituito al concetto di potestà quello di responsabilità genitoriale;

- in caso di separazione, i minori hanno una residenza abituale.


Curiosità:

Anche in A che pensi? Laurent Moreau confina il testo, brevissimo, a sinistra, mentre a destra le grandi immagini disegnano i pensieri che frullano in testa con il trucco delle finestrelle.






Daniela Nuzzo

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